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La Camera Amministrativa della Corte Suprema, nella Decisione n. 00-2024-3798(396), del 03.10.2024, sottolinea che, in conformità con l’Articolo 58 della Legge n. 49/2012 “Sulle Corti Amministrative e la Risoluzione delle Controversie Amministrative”, la decisione della Corte Amministrativa di Appello è stata presa in violazione delle norme procedurali. Questa decisione non si è basata su un’indagine completa e approfondita, poiché non ha esaminato tutte le prove e gli argomenti presentati dalle parti al fine di arrivare a una decisione equa.

Per quanto riguarda la questione dei contratti pubblici e degli appalti, il Collegio Amministrativo evidenzia che la Legge n. 9643/2006 “Sugli Appalti Pubblici” stabilisce procedure e criteri rigorosi che le autorità contrattuali devono seguire quando stipulano contratti con operatori economici.

La Camera Amministrativa della Corte Suprema considera che gli accordi amministrativi siano contratti scritti formalizzati e non possano essere creati attraverso azioni conclusive o l’emissione di fatture IVA. Quando le parti sollevano pretese per l’adempimento degli obblighi contrattuali derivanti da contratti amministrativi, la corte è obbligata a condurre un’indagine completa e approfondita sul contratto amministrativo (il contratto di cooperazione/partenariato) per determinare quale parte contraente abbia diritto a richiedere l’adempimento di tale obbligo. I contratti amministrativi di appalto devono rispettare le disposizioni legali sugli appalti pubblici per essere legittimi e validi. Il rispetto della forma è un requisito per la validità del contratto, e qualsiasi violazione della stessa porta all’invalidità assoluta del contratto amministrativo.