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Nel procedimento penale con numero d’atto 2324 e numero di decisione 2923 del 04.11.2021, il Tribunale del Distretto Giudiziario di Tirana ha esaminato il reato penale di “Violazione dei diritti di proprietà industriale” previsto dall’articolo 149/a/2 del Codice Penale, a carico di due cittadini albanesi, risultati incensurati, con istruzione superiore e capaci di assumere responsabilità penale.
Il caso ha avuto origine da una denuncia penale presentata da una società per azioni, autorizzata alle trasmissioni audiovisive e titolare dei diritti esclusivi su una piattaforma televisiva con contenuti protetti, la quale ha rilevato che, tramite applicazioni “IPTV” e diversi siti internet, determinati individui, tra cui gli imputati, avevano distribuito illegalmente i contenuti protetti, offrendo abbonamenti al pubblico senza autorizzazione da parte del titolare dei diritti. Dalle indagini della Procura, supportate dalle testimonianze dei dipendenti della società e da atti di perizia tecnica, è risultato che attraverso un dispositivo sequestrato che utilizzava il portale IPTV, venivano intenzionalmente e sistematicamente offerti canali di piattaforme televisive albanesi e straniere, accessibili agli utenti tramite connessione internet.
È stato inoltre provato che gli imputati avevano tratto profitto economico dalla vendita di tali abbonamenti e che la loro attività non era né autorizzata né registrata presso le autorità albanesi competenti, quali AMA o AKEP, costituendo una violazione diretta dei diritti di proprietà industriale.

Il Tribunale ha analizzato il caso nella sua interezza, sia sotto l’aspetto oggettivo che soggettivo. In merito all’aspetto oggettivo, è giunto alla conclusione che le azioni compiute dagli imputati rientravano nelle previsioni dell’articolo 149/a/2 del Codice Penale, in quanto comprendevano la distribuzione e la vendita di servizi protetti da marchi commerciali senza l’autorizzazione del legittimo proprietario. In merito all’aspetto soggettivo, è stato constatato che gli imputati avevano agito con dolo diretto e piena consapevolezza dell’illegalità delle proprie azioni.
Considerando altresì che gli imputati avevano collaborato nella commissione del reato penale e tenendo conto dell’assenza di circostanze aggravanti, nonché del fatto che gli imputati risultavano incensurati, erano giovani di età e con istruzione superiore, il Tribunale ha deciso di dichiararli colpevoli e di condannarli con la relativa sanzione pecuniaria. Il Tribunale ha motivato che, sebbene il reato costituisca una contravvenzione penale con basso pericolo sociale, la sanzione pecuniaria era necessaria per raggiungere lo scopo della prevenzione generale e speciale, trasmettendo un messaggio giuridico sulla protezione effettiva dei diritti di proprietà industriale nella Repubblica d’Albania.